Descrizione
Andrea Bruno è da considerarsi come un autore “scomodo” e per questo uno dei più interessanti del panorama artistico italiano e non solo.
Andrea Provinciali (Mucchio Selvaggio)
Una guerra sanguinaria tra soldati e preti in abito talare. Un disertore e qualche siciliano di cui è meglio non fidarsi. Metafora della nostra italietta, paese cupo che ha perso il senso della comunità. Un classico del futuro in bianco e nero potente e con un segno unico. Questo libro è tra i pochi classici italiani inseriti da Paul Gravett nel volume 1001 fumetti da leggere prima di morire.
Bruno, graficamente, gioca su improvvise accumulazioni e sottrazioni. E’ l’Ade in una versione postmoderna, il prisma attraverso cui è letto lo sfacelo di una paese cupo che ha perso il senso della comunità; eppure ne viene fuori poesia, a tratti struggente.
Francesco Boille
( Internazionale)
La narrazione minimalista estrapola quasi a caso momenti di vita, impedendo così qualsiasi coerenza o tensione morale dei protagonisti. Tutto è affidato al solo segno, tra reminiscenze fotografiche e il forte tratto espressionista.
Jan Mozevic
(Suole di vento)
Brodo di niente è il fumetto della maturità di Andrea Bruno. Questo fumetto è programmaticamente una diserzione, si diserta da una vita pianificata, come si disertano i fumetti disegnati bene, e il risultato è una calligrafia fumettistica un po’ difficile da interpretare ma che lascia una grande soddisfazione alla fine della lettura.
Alberto Casiraghi
(LoSpazioBianco)