Yoshiharu Tsuge
Yoshiharu Tsuge (Katsushika, 1937) è una figura di culto in Giappone e nel resto del mondo. I suoi lavori più maturi sono considerati tra le massime espressioni del manga d’autore e influenzano da sempre fumettisti, artisti e cineasti. Tsuge muove i suoi primi passi da mangaka nel 1954 con racconti d’ispirazione noir sulla falsariga dei lavori di Yoshihiro Tatsumi e Masahiko Matsumoto che segnano il suo debutto nel mercato delle librerie a prestito. In questa prima fase realizza inoltre una serie di illustrazioni e strisce umoristiche chiaramente ispirate ai grandi classici del genere. Nel 1955, all’età di diciotto anni, pubblica Hakumen Yasha, il suo primo racconto lungo edito in formato tankobon. I dieci anni successivi all’esordio sono segnati da profonde crisi professionali ed emotive che culminano nel tentato suicidio del 1962. Il 1965 è l’anno della rinascita. Tsuge lavora saltuariamente come assistente per Sanpei Shirato e Shigeru Mizuki ma soprattutto inaugura una lunga e proficua collaborazione con Garo, la seminale rivista di Katsuichi Nagai: tra l’agosto di quell’anno, mese della pubblicazione di Uwasa no bushi, e il marzo del 1970, produce ventidue storie che segneranno per sempre la storia del fumetto mondiale. Nejishiki, capolavoro di surrealismo sperimentale e introspettivo, ha segnato la nascita del manga di matrice onirica e acceso il dibattito sul valore artistico e letterario del fumetto in Giappone. Nel 1972, dopo una pausa di circa due anni, torna sul mercato con storie che si allontanano dallo stile delle opere precedenti: racconti autobiografici ma anche fantasie erotiche e grottesche. Problemi familiari, e la diagnosi di una grave forma di nevrosi, lo costringono a un secondo periodo di inattività tra il 1976 e il 1982. Nel 1984 torna al tavolo da disegno per Comic Baku e tra il giugno del 1985 e il dicembre del 1986 pubblica L’uomo senza talento. L’autore abbandona definitivamente il mondo del manga nel giugno del 1987 con il suo ultimo racconto Betsuri (distacco).
Fumettografia italiana
L’uomo senza talento, Canicola, Bologna, 2017 (trad. Vincenzo Filosa)
Il giovane Yoshio, Canicola, Bologna, 2018 (trad. Vincenzo Filosa)
Fiori rossi, Oblomov, Bologna, 2018 (trad. Juan Scassa)
Nejishiki, Oblomov, Bologna, 2018 (trad. Eugenia Diegoli)
La stanza silenziosa, Canicola, Bologna, 2019 (trad. Vincenzo Filosa)
Destino, Oblomov, Bologna, 2019 (trad. Juan Scassa)
One night, Oblomov, Bologna, 2020 (trad. Juan Scassa)
Il libro dei sogni, Canicola, Bologna, 2022 (trad. Vincenzo Filosa)
Articoli e interviste
Bryan Nicholson, The Man Without Talent, The Comic Journal, 2017
Laura Cassarà, One night: una notte tra le pieghe oscure dell’io, Lo spazio bianco, 2021
Valerio Stivè, L’influenza culturale di Yoshiharu Tsuge, Fumettologica, 2017
Valerio Stivè, “Fiori rossi”: l’osservazione della natura in Yoshiharu Tsuge, Fumettologica, 2018
Dialogo fra Gravett, Berliac e Filosa sull’opera di Tsuge – prima parte, Minimaetmoralia, 2018
Dialogo fra Gravett, Berliac e Filosa sull’opera di Tsuge – seconda parte, Minimaetmoralia, 2018
Bibliografia critica
Ryan Holmberg, “The Manga of Garo 1964-1973”, in Orientations, OM Publishing, 2010
Ryan Holmberg, Mitsuhiro Asakawa, Stéphane Beaujean, Léopold Dahan, Xavier Guilbert, Yoshiharu Tsuge: être sans exister, 9e +Art éditions, Angoulême, 2020
Yoshikuni Higarashi, “Tsuge Yoshiharu and Postwar Japan: Travel, Memory, and Nostalgia”, in Mechademia, vol.6, University of Minnesota Press, Minneapolis, 2011