Descrizione
Caratterizzata dalle iconiche copertine e dal progetto grafico essenziale, Canicola presenta autori in qualche modo accomunati dalla disposizione a narrare eventi d’insolita quotidianità, fornendoci uno sguardo obliquo e disincantato sul mondo.
Vittore Baroni
(Rumore)
Leggere fa bene. Ho letto Il gioco del mondo di Cortàzar del 1962. Definito “antiromanzo sperimentale”, “romanzo del disordine”, il libro propone su indicazioni dell’autore almeno una doppia possibilità di lettura: di seguito dall’inizio fino al cinquantaseiesimo capitolo, oppure a zig-zag partendo dal capitolo settantatre. Ma una volta partiti viene spontaneo fare salti definendo il proprio interesse. Il libro è diviso in tre parti: Dall’altra parte, Da questa parte, Da altre parti. Nella terza si parla molto di Morelli, una bella presenza. Morelli è uno scrittore che possiede un’idea speciale dell’arte, consistente più che altro nell’abbattere le forme usuali, fatto normale in un buon artista. Morelli cerca di forzare l’abito mentale del lettore. Per esempio, gli fa schifo il romanzo polpettone. Poi gli importa sempre meno la legatura delle parti, cerca meno causalità tra gli elementi che maneggia. Morelli si interroga: vorrebbe un racconto il meno letterario possibile. Togliere le frasi insopportabili, meglio qualcosa di più crudo, di più prosaico, qualcosa che sia semplice veicolo di informazione. Separare l’utile dal dilettevole. Come raccontare, senza cucina, senza strizzatine d’occhio al lettore? Rendere il lettore complice suggerendogli, al di sotto della trama convenzionale, altre vie più esoteriche? Impegnarsi in un testo ingarbugliato, slegato, incongruente, accuratamente antinarrativo. Tagliare alla radice ogni costruzione sistematica dei caratteri e delle situazioni. Cercare l’apertura. Leggere troppo fa meno bene
In questo numero: Marco Corona | Andrea Bruno | Alessandro Tota | Giacomo Monti | Davide Catania | Edo Chieregato / Michelangelo Setola | Amanda Vähämäki | Giacomo Nanni