Descrizione
Un’apocalisse della mediocrità in cui lo sguardo degli autori veicola antidoti. Il fumetto “scrauso” più intenso del 2012.
Francesco Boille (Internazionale)
Un padre, un figlio e un lutto annunciato. Uno strano rapporto tra una vecchia solitaria e il nipote un po’ ritardato. L’incontro casuale tra due amici cresciuti. E poi bambini, camionisti, ritardati, motociclisti dimenticati, per un racconto corale dove i rapporti umani sono al centro di una narrazione dai toni caldi e amichevoli. E nel frattempo una radio mette musica di un tempo che non c’è più.
Il suo disegno sporco e pulito restituisce due sguardi, quello dell’infanzia e quello disturbato dell’età adulta. Splendidi momenti estatici nella natura, dove la mestria grafica è evidente. Una vertigine nella bellezza di un mondo ormai prossimo all’apocalisse. Chieregato sorprende per la capacità di creare testi con la medesima dualità. Il fumetto “scrauso” più intenso del 2012.Francesco Boille
(Internazionale)
Trance di vita che nascondono molto più di quel che non rivelino. Contribuisce al pathos la grezza potenza del segno di Setola, sporco e coinvolgente quanto minuzioso nei dettagli, al meglio nelle illustrazioni a doppia pagina.
Vittore Baroni
(Rumore)
Un fumetto attraversato da una forte carica sensoriale, dove il racconto del quotidiano è mosso da un’inquieta ricerca di significato. Il significato dei gesti, delle parole e delle apparizioni. Nella sua cura allucinata del particolare, il segno di Michelangelo Setola, definisce un tempo del racconto e una qualità dell’attenzione diverse.
Alessio Trabacchini
(Fumettologica)
Più poesia a fumetti che racconti, dove il senso è da cercare nel bianco dominante delle pagine. Sfolgiandolo, si può pensare ai dipinti di Ligabue, alla crudeltà della natura. E dell’uomo.
Damiano Pergolis
(Lo Straniero)